Approfondimenti: conoscere il BDSM.
Un mondo vasto ed interessante, un insieme di pratiche sessuali in cui l’erotismo viaggia di pari passo con il dolore e lo squilibrio tra i ruoli dei partecipanti coinvolti. L’immaginazione non ha confini e le sessioni possono avere molteplici direzioni che variano da sottili giochi mentali a stimolazioni intense. Durante ogni pratica, più che l’orgasmo, si ambisce a raggiungere un appagamento psichico, è inoltre fondamentale che tutti gli interpreti siano adulti consenzienti e consapevoli.
Il significato dell’acronimo BDSM:
B/D: BONDAGE E DISCIPLINA – Il bondage si basa sull'impedimento consensuale della libertà di movimento, della vista e della parola attraverso l’uso di corde, costrittivi, bavagli e cappucci imponendo disciplina ed obbedienza. In alcuni casi si può arrivare a limitare temporaneamente anche la capacità sensoriale. Durante la costrizione avviene uno scambio di fiducia totale, fondamentale tra dominante e sottomesso e si lascia libero sfogo a forti emozioni, sia fisiche che mentali.
D/S: DOMINAZIONE E SOTTOMISSIONE – In questo genere di rapporto esiste l’individuo che rinuncia volontariamente al potere diventando sottomesso ed una persona che invece detiene l’autorità nel gioco, esercitando il controllo e assumendo il ruolo dominante.
S/M: SADISMO E MASOCHISMO – Interessi sessuali basati su una serie di attività erotiche incentrate nel procurare sofferenze fisiche e/o mentali sull’altra persona che, a sua volta, gode nel subirle e trae piacere attraverso dolore e punizioni.
Non esiste un dresscode ufficiale nelle pratiche BDSM ma è chiaro che la pelle, il latex, borchie e catene la facciano da padrona in ogni situazione. Un abbigliamento trasgressivo e ricco di accessori rende indubbiamente ogni scena erotica ed irresistibile: stivali alti al ginocchio, guanti, maschere e corpetti; frustini e sculacciatori, morsi e manette, bende e nastri.
Questi comportamenti sessuali che molte persone trovano “perversi” e “malati”, rivelano invece una realtà meno stereotipata ed una forte complicità: generalmente i partner parlano di più in merito alla loro attività sessuale e si sentono uniti e solidi nel rapporto. Il vero BDSM è consensuale e contempla l’uso di parole di sicurezza per tutelare gli interpreti e mantenere il gioco entro i giusti limiti, viene interrotta immediatamente ogni attività senza discussioni, forzature o drammi nell’ottica di collaborare e garantirsi l’un l’altro la migliore esperienza possibile.
Chi pratica BDSM è più consapevole riguardo le proprie fantasie sessuali, saper accettare un’inclinazione particolare come quella per il sadomasochismo richiede un lavoro interiore utile e positivo per la salute mentale. 1 adulto su 6 segue questa tendenza e 1 su 10 ha messo in pratica la propria predisposizione (dati ISTAT sugli italiani sessualmente attivi). Gli appassionati del BDSM incontrano e si relazionano con altre persone con le medesime inclinazioni, trovando affinità e la conseguente abolizione di ogni tabù. Conforto e attenzioni reciproche che si concedono dopo una sessione non sono una cortesia, ma una parte integrante degli incontri BDSM, la possibilità di rielaborazione invece è un gesto non scontato dopo i rapporti tradizionali.
Saggistica, iniziative, discussioni ed eventi di formazione con workshop concentrati sulla corretta esecuzione delle pratiche così come la possibilità di accedere facilmente ad informazioni attendibili, rende il BDSM sdoganato e facilmente raggiungibile dai neofiti e curiosi del genere.
Queste pratiche tendono inconsciamente a generare simbiosi fra i partner e creare empatia, in grado di reindirizzare l’istinto egoistico innato e sadomasochista dell’essere umano, della dominanza, e focalizzarlo sul benessere dell’altra persona. Godere di queste attività potrebbe essere paragonato, per intensità e sensazione, al piacere e alla soddisfazione che i grandi corridori e marciatori sperimentano alla fine di ogni prova.