Masturbazione femminile
“La masturbazione è fare sesso con qualcuno che amate veramente”. (Woody Allen)
L’educazione sessuale ed il tema dell’autoerotismo della donna sono un argomento poco affrontato e condiviso. L’eritaggio culturale, così come i pensieri popolari, vertono a descrivere ed etichettare la masturbazione femminile come un gesto sbagliato. Infatti molte donne tendono a non parlarne o addirittura a negare di praticarne nei propri momenti intimi. Contrariamente a quanto invece avviene per il genere maschile, dove la masturbazione è ritenuta normale, frequente e assolutamente sdoganata nei discorsi e nell’immaginario comune.
Frequentemente associato ad un’azione da disapprovare, l’autoerotismo assume aspetto negativo nel corso della storia, accompagnando il genere umano alla vergogna del gesto, a nascondere i propri impulsi e rivelarli solamente quando associati ad una relazione amorosa. La religione ha descritto e condannato la masturbazione rendendola peccato, una perversione dell’uomo nel commettere “atti impuri”, lasciando alla sola procreazione il senso di ogni orgasmo. Spesso vista come compiacimento narcisistico di sé stessi, correlata a problemi psichici se abituale e quotidiana. Anche l’etimologia della parola non offre assist all’accettazione del comportamento: è l’insieme di “mano” e “turbare”, sinonimo di molestare con mano! Con l’introduzione della sessuologia si tende (ormai da più di 100 anni) a sdoganare il concetto di vergogna e riserbo legato all’autoerotismo, in primis quello della donna.
La masturbazione femminile è del tutto fisiologica e benefica sotto diversi aspetti: distensione muscolare e nervosa quindi rilassatezza immediata, allevia dolori e fastidi mestruali grazie alle endorfine rilasciate dal cervello dopo l’orgasmo. L’autoerotismo rende ogni donna consapevole su come deve essere stimolata per godere ed ottenere il climax per poi portare questa conoscenza nel rapporto a due, conoscere i punti del piacere e le zone erogene deriva da un’attenta e giusta padronanza del proprio corpo, saper comunicare con sé stessi e capire le reazioni dopo la stimolazione contribuiscono ad incrementare il piacere e ad avere una vita sessuale felice, attiva e consapevole.
“Nella maggior parte dei casi la masturbazione è il mezzo per raggiungere orgasmi, cosa non scontata per la donna durante il rapporto sessuale. E allora perché renderla un tabù? “
Una migliore e sincera comunicazione, soprattutto tra partner sessuali, può indubbiamente potenziare l’intesa della coppia dentro e fuori dal letto. La conoscenza del proprio corpo e le sue reazioni sono fondamentali per relazionarsi e vivere al meglio l’intimità, capire i propri limiti e come superarli. Ci sono donne che durante il sesso ricorrono all’autoerotismo come ulteriore stimolazione per raggiungere il climax e l’esplosione finale.
Non c’è una frequenza ritenuta “accettabile”, è chiaro che sia soggettivo ed è uno dei primi miti da sfatare. Durante la masturbazione siamo libere di immaginare qualsiasi scena senza rischiare di andare incontro a tabù o vergogne, possiamo pensare alle nostre perversioni e accoppiarci con qualsiasi persona. Con una o più dita toccando diversi punti della vagina, con leggere penetrazioni o concentrandosi solamente sulla clitoride.
L’introduzione dei sex toys ha sicuramente facilitato la pratica della masturbazione e del sesso in solitaria, tante le diverse tipologie di oggettistica da poter utilizzare per il piacere intimo e personale. Soprattutto per la donna, sono tanti i punti erogeni da poter toccare e risvegliare: vibratori per la doppia stimolazione di vagina e clitoride (vibratore Rabbit), per la zona CUV (punto G o G-spot) e per l’anale (Plug o Vibratore Anale). Anche la sollecitazione del seno può provocare piacere e portare godimento nell’autoerotismo o nel sesso con il partner. Inoltre, ci sono prodotti da utilizzare come allenamento pelvico (Palline Kegel o Geisha), ideati per amplificare l’orgasmo della donna e potenziare il godimento.