Differenze Di Genere Nella Pratica Del Dirty Talking
Sebbene la presenza o la frequenza dell’attività sessuale siano aspetti importanti, è interessante analizzare alcuni elementi all’interno degli episodi sessuali che possono influenzare la soddisfazione generale della relazione.
Un ingrediente fondamentale per promuovere la soddisfazione relazionale e sessuale è quello della self-disclosure (autorivelazione), definibile come “un’interazione tra almeno due individui in cui uno intende divulgare deliberatamente qualcosa di personale a un altro” (Greene, Derlega e Mathews, 2006).
Anche se a volte gli individui sono restii a farlo e mostrano invece maggiore propensione nel verbalizzare informazioni non sessuali, alcuni recenti studi americani suggeriscono che l’auto-divulgazione sessuale può migliorare i legami erotico-sentimentali consentendo ai membri delle coppie di sentirsi più vicini tra loro, sviluppando una comprensione reciproca delle preferenze sessuali, aumentando la piacevolezza dell’esperienza e la soddisfazione sessuale complessiva per la coppia.
L’autorivelazione sessuale è un concetto correlato, ma non necessariamente congruente, alla comunicazione sessuale con la differenza che quest’ultima può includere una varietà di aspetti che la self-disclosure non comprende come espressioni non verbali, comandi istruttivi o parole volgari.
Il “dirty/erotic talking”, il “parlare sporco” sussurrando al proprio partner parole esplicite sotto le lenzuola, può rendere stuzzicante il rapporto con l’altro. In effetti, un recente sondaggio sulla popolazione americana ha riportato che il 62% degli intervistati si diverte a parlare durante il sesso mentre in un’altra indagine il 58% degli italiani ha dichiarato di utilizzare questa pratica e di trarre piacere da essa.
Oltre ad accrescere la sintonia tra due persone, fare discorsi erotici durante i rapporti sessuali sembra essere collegato all’incremento dell’eccitazione e all’aumentata probabilità di raggiungere l’orgasmo più facilmente e più intensamente. Nel dirty talking possiamo identificare diversi contenuti nelle affermazioni che gli individui fanno durante l’attività sessuale e raggrupparli in otto categorie tematiche: 1) dominazione sessuale (ad es. “Sei il mio schiavo/a!”); 2) sottomissione sessuale (“Fammi quello che vuoi”); 3) istruzioni (“Vai più veloce/più forte”); 4) feedback/rinforzo positivo (“Sei così bravo/a”, “Adoro quando fai così!”,” Hai un sapore così buono”); 5) legame intimo/emotivo (“Ti amo”, “Sei bellissimo/a”; 6) proprietà sessuale (ad es. “Sei mia/o adesso”; 7) fantasie (“Immagina che le persone ci stanno guardando mentre facciamo sesso”); 8) vocalizzazioni riflessive (“Sì, sì!”, “Oh Dio!”) (Jonason, Betteridge e Kneebone, 2015).
Le ricerche, che si sono concentrate esclusivamente sull’aspetto verbale della comunicazione hanno stabilito un’ulteriore suddivisione in discorsi erotici individualistici, che sono auto focalizzati, e discorsi erotici mutualistici, che sono incentrati sul partner, ed entrambi i tipi sono associati ad un aumento dell’eccitazione sessuale (Jonason et al., 2015). Per di più, documentare ciò che la gente dice in camera da letto ha permesso agli studiosi di comprendere quanto la differenza di genere influisca circa la frequenza d’uso e il grado di godimento del dirty talking, nonché quali tratti di personalità sembrano assumere un ruolo determinante nel suo utilizzo.
Per quanto riguarda la frequenza, uomini e donne non differiscono nel numero di dichiarazioni espresse. In termini di contenuto, dichiarazioni d’intimità/legame emotivo sono usate più frequentemente dalle donne che mostrano anche più piacere nel riceverle rispetto agli uomini; le donne inoltre ricorrono maggiormente all’uso di affermazioni di sottomissione sessuale mentre gli uomini sono più entusiasti nell’ ascoltare dichiarazioni di questo tipo dalle stesse. Tuttavia, sia uomini che donne fanno uso e sperimentano maggior godimento nei discorsi erotici mutualistici piuttosto che nei discorsi erotici individualistici. In generale, le persone preferiscono adottare una postura, un tono e un contenuto più “aggressivo”, che in altri contesti risulterebbe offensivo, con lo scopo di aumentare la tensione sessuale, e il gergo è la grammatica considerata più adeguata a tale intento.